http://dati.culturaitalia.it/resource/oai-culturaitalia-it-museiditalia-work_43555 an entity of type: E22_Man-Made_Object
Quattro sostegni a forma di zampa leonina dotati di rotelle; due montanti a sezione circolare uniti in basso da una traversa su cui poggiano decorazioni in bronzo dorato con volute vegetali, palmette e fiori. La culla, rivestita in stoffa azzurra con imbottitura, presenta una parte inferiore decorata da baccellature, seguita da una fascia con greca dorata e da un motivo di volute vegetali, fiori e palmette sul bordo. Il montante posteriore prosegue verso l'alto e termina con una palmetta da cui nascono tralci fitomorfi; sulla sommità, una statuetta di angelo inginocchiato regge una grande corona foderata in tessuto blu.
Secondo la pubblicazione della Grabrielli (Gabrielli N., Racconigi, Torino 1972), la culla sarebbe stata utilizzata per il neonato Umberto I di Savoia ed andrebbe pertanto datata al 1842; nell'inventario del 1955, però, la descrizione fatta dell'oggetto non corrisponde a questa culla, ma a quella appartenuta a Vittorio Emanuele II (1820+1878): la datazione verrebbe dunaue anticipata al 1820. Nella prima ipotesi, dal punto di vista stilistico, è logico pensare ad un disegno di Pelagio Palagi, realizzato poi, forse, dal medesimo esecutore a cui appartengono altri mobili della stanza: Giovanni Chiavassa, che aveva bottega a Parigi, in Rue St. Claude.