http://dati.culturaitalia.it/resource/oai-culturaitalia-it-museiditalia-work_35736 an entity of type: E22_Man-Made_Object

Si sa che la passione dominante di Carlo III era la caccia e che nel corso di ogni anno il re si concedeva queste distrazioni venatorie. Il soggiorno di Caserta, che occupava i primi tre mesi, era interrotto dalla caccia a Torre di Guevara o Bovino, per una ventina di giorni, e poi da quella di Venafro. Per la settimana santa si veniva a Napoli, ma subito poi si partiva per passare a Portici la primavera e parte dell'estate. Quindi un mesetto a Napoli, sino a mezzo settembre, con le campagne contro i fagiani a Procida; nuovamente a Portici, con le campagne contro le pernici di Ottaiano. Per la commemorazione dei morti a Napoli, nel novembre e subito dopo a Persano. Il dipinto (insieme ad un altro, di analogo tema, anch'esso alla Reggia di Caserta, scheda OA: 00071069) dimostra come il Foschini abbia trasposto sulla tela la passione venatoria del sovrano per farne una scena di genere. Michele Foschini, gi‡ a Napoli dal 1723, si formÚ a partire dal 1727 alla bottega di Nicola Maria Rossi, per passare poi a quella di Francesco Solimena, da cui apprese lo stile rinnovandolo con empito barocco. Fu molto attivo nell'ambito della pittura religiosa, ma nella fase pi˘ matura della sua attivit‡ non mancano esempi di pittura profana legati alla corte borbonica, agli svaghi del sovrano e del patriziato meridionale. 

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